Browsing by Author "Mariani, Ilaria"
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- Location-based mobile games for a house museum. Insights from an educational design activityPublication . Spallazzo, Davide; Mariani, IlariaABSTRACT : The paper discusses a formal didactic activity in a higher education context, which brought to the design, development, and testing of thirteen Location-Based Mobile Games (LBMGs) for the Bagatti Valsecchi House Museum. The activity involved BSc Design students in developing and testing interactive solutions aimed at reaching out to the"under 35" community of the museum with engaging and entertaining experiences. For this purpose, the stakeholder group of the museu mexperts was also involved in co-designing the solutions. On the one hand, this study focuses on the beneficial approach of involving Design students in the multiple roles of designer, player/visitor, and target audience. On the other hand, it looks at those aspects that may turn LBMGs into a means for engaging and entertaining museum visitors' experiences. We focus on four LBMGs (out of thirteen) that the museum selected to be tested with their younger community, highlighting those elements that emerged as particularly relevant for enhancing visitors' engagement and motivations. In this regard, three aspects stand out as the most impacting: (i) the benefits of a design approach based on the early involvement of both experts (the museum) and the target audience(students themselves); (ii) an intelligent orchestration of narratives and game mechanics, specifically designed to leverage the fascinating museum space, and (iii) the ability of such games to stimulate social engagement.
- Un approccio ludico alla comunicazione delle identità localiPublication . Mariani, IlariaSi propone in questo articolo un percorso di analisi e ricerca che ha portato a progettare un urban game che vuole essere un approccio ludico alla comunicazione del territorio milanese, che stimoli ad una scoperta degli spazi urbani effettuata in modo esperienziale e focalizzata sia su nuovi modelli di interazione sociali sia culturali. Giuc[MI] è il prodotto di una tesi di laurea magistrale in Design della Comunicazione, che è nato quindi all’interno del Politecnico di Milano, come diretta conseguenza di uno studio di analisi sul tema del Game Design e del desiderio di sviluppare nuove interazioni socio-culturali capaci di valorizzare il territorio e incrementare la percezione che si ha del luogo. Lo scenario di studio è la città di Milano, ed in particolare i quartieri che la costituiscono, ed è analizzato ponendo particolare attenzione alle caratteristiche che rendono ciascun luogo unico e originale. Il progetto indaga gli ambiti del turismo, della città e del gioco, utilizzandoli come chiavi di lettura trasversale per la comunicazione territoriale, e si pone come finalità il creare un’esperienza densa di significato; Giuc[MI] porta infatti in a un’esperienza di gioco da svolgersi nel contesto urbano, dedicata sia al cittadino sia al turista curioso di esplorare la città in modo profondo e non convenzionale, desideroso di osservarla con occhi diversi, allontanandosi dagli usuali ed inflazionati percorsi. L’obiettivo è di comunicare il territorio ponendone in risalto valori e caratteristiche, immergendosi in un’esperienza di scoperta delle identità locali che trasmettono ampiamente la tradizione milanese e la storia della produzione locale, oltre ad esprimere il genius loci e l'unicità del luogo. Giuc[MI] può essere considerato un ibrido tra una caccia al tesoro ed un pervasive game, che sfrutta paradigmi della realtà aumentata ancora poco diffusi, in quanto è utilizzata in un modo non convenzionale e soprattutto poco invasivo. Si tratta di un sistema composto da tre elementi: il contesto urbano, che è direttamente coinvolto in qualità di elemento attivo, le persone e il sistema di gioco stesso; questi tre elementi interagiscono tra di loro. Lo scopo di chi gioca è visitare il maggior numero di quartieri possibili e, esplorando questi luoghi intrisi di storia e tradizione, cercare e conquistare le botteghe artigiane segnalate sulle mappe di gioco, al fine di guadagnare punti; l’ambiente urbano scelto come contesto è caratterizzato dalla presenza di concentrazioni artigiane che permettono l’individuazione di micro-aree con un’estensione tale da essere percorse nella propria totalità a piedi. Giocare nella città è per il giocatore un’opportunità di sviluppare una vera e propria relazione sia con chi vive il luogo, sia con il contesto stesso, considerando il gioco un’interessante strumento che stimoli ad una scoperta attiva della città, trasmettendo l’importanza di luoghi altrimenti sconosciuti e nascosti, in quanto lontani dagli usuali percorsi turistici. Infatti, giocando, vengono raggiunti due importanti obiettivi: da un lato avviene la comunicazione della città per mezzo delle sue identità locali; dall’altro vediamo una vera e propria conquista dello spazio urbano, che porta il giocatore a riconquistare un rapporto diretto con gli spazi. Dato lo scenario, il termine Serendipity risulta essere un filo conduttore per il progetto, in quanto proprio l’entrare in contatto con l’atmosfera e l’essenza stessa della città porta il giocatore a comprenderne lo spirito ed il valore. In particolare, il visitare un luogo in un atteggiamento serendipitoso rafforza il senso di scoperta creativa in un’area urbana caratterizzata da una molteplicità di significati e storie.
